I videogiochi hanno visto varie incarnazioni tra PC e console, fino ad adesso, l’unica vera certezza sono sempre state le strutture su cui usufruire dei titoli, console dedicate, come Pc da gaming che necessitano un certo hardware e così via.

La prima grande braccia in questo senso è stata fatta dal mondo mobile che ha di fatto dato vita a un gaming casual e parallelo, mantenendo comunque la divisione tra Android e IOS e creando un altro mercato, più “liquido” del precedente ma ancora ancorato a un sistema.

La prospettiva futura sembra invece completamente diversa e, il mondo dei videogiochi pare ormai andare in una direzione che cambierà radicalmente l’esperienza che conosciamo.

Negli ultimi anni infatti i servizi di streaming si sono diffusi a macchia d’olio, con le grandi compagnie impegnate in investimenti e acquisizioni di aziende che elaborano tecnologie di streaming cloud, dando la possibilità di usufruire di un contenuto non sulla propria macchina ma su una macchina “in affitto” e centralizzata attraverso un servizio di streaming online.

Sono nati così servizi come Playstation Now, servizi che, secondo gli analisti vanno rendono sempre più vicino il giorno in cui gli hardware stessi spariranno, sostituiti da piattaforme che ci permettono di usufruire di streaming dedicati.

Una panoramica interessante, che potrebbe veder finire quello che era iniziato con gloriose cartucce e console ancora amatissime da chi le possiede. Nello stesso modo rimane poco chiamo come le aziende andranno a coprire l’assenza di vendita hardware e se saranno in grado o meno di sfruttare la nuova tendenza per continuare a fatturare o addirittura aumentare il loro introito.

Nel frattempo un nuovo attore, Google, sembra affacciarsi nel panorama console e, dagli ultimi investimenti, sembra proprio che l’idea sia quella di dar vita a una piattaforma di streaming senza più limiti e confine di brand che apra l’intero mondo videoludico con l’utilizzo di un solo hardware.