Un tempo faro del mondo dei videogiochi, Ubisoft sembra aver perso quel guizzo di genio che le ha permesso di dar vita a saghe come Assassin’s Creed.
I risultati si vedono, ed ecco che, dopo il lancio di The Division e Ghost Recon Breakpoint, la compagnia si ritrova ad affrontare un crollo azionario senza precedenti.
Le azioni di Ubisoft sono crollate a picco dopo l’annuncio dei risultati di basso livello ottenuti con The Division 2 e Ghost Recon Breakpoint.
Un anno davvero terribile per la compagnia, che punta a risollevarsi con la prossima stagione e alcuni prodotti ancora in lavorazione, tra i quali Whatchdogs 2.
Ubisoft subisce la mancanza di coraggio e innovazione nelle nuove produzioni.
Dopo aver segnato un punto di rottura con Assassin’s Creed, la società sembra non essere riuscita a convincere gli utenti con i suoi ultimi prodotti, piuttosto anonimi e snobbati dal pubblico.
The Division 2 ha ottenuto un’accoglienza molto fredda, Breakpoint è stato dimenticato praticamente all’istante, infrangendo le promesse di realismo e presentando una trama praticamente inesistente.
Notizie molto negative per un’azienda che ha caratterizzato il mercato per anni e alla quale dobbiamo moltissime trovate e innovazioni nel settore open world.
Il itolo di Ubisoft ha perso il 29% sulla borsa di Parigi.
Un crollo davvero grave per l’azienda che adesso dovrà lavorare con maggiore attenzione sui suoi prossimi giochi.
La speranza è che la batosta economica possa spingere Ubisoft a rischiare un po’ di più e innovare le proprie saghe proponendo qualcosa di nuovo e più originale.
La sensazione infatti, negli ultimi anni, è di giocare allo stesso titolo, ancora e ancora.
Basti pensare al riciclo di asset visto in Assassin’s Creed Odissey, titolo comunque notevole e allo scarso appeal di The Division 2, gioco passato davvero in sordina con vendite basse e costi enormi.
Aspettiamo fiduciosi il ritorno della grande Ubisoft di un tempo.
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