La notizia è davvero fantascientifica, a quanto pare infatti per la prima volta il cervello umano è riuscito a percepire una mano artificiale come se fosse reale.
Il tutto è avvenuto grazie a una tecnica innovativa capace di ingannare il cervello umano attraverso una serie di stimolazioni tattili e visive che sfruttano la realtà virtuale. Un risultato straordinario che porta la tecnologia delle protesi robotiche a fare passi da gigante simulando quasi totalmente una mano reale e, in certi casi, superandone le potenzialità.
L’idea è stata quella di riprodurre in modo simultaneo una serie di sensazioni visive e tattili in modo tale da dare l’impressione al cervello che la mano fosse effettivamente sua.
“Abbiamo stimolato con il tatto un nervo periferico della parte amputata – racconta sulle pagine si ANSA il direttore della ricerca – in modo da dargli l’informazione tattile e fargliela sentire al dito della mano fantasma”. Nel frattempo i pazienti della sperimentazione, indossavano dei visori AR che illuminavano le parti della mano proprio nel momento in cui la sensazione tattile veniva attivata.
Questo mix di vista e tatto ha permesso così di simulare una mano reale in modo convincente tanto da dare al cervello la sensazione reale di possedere un arto proprio.
La tecnica in questione è stata “provata qui per la prima volt, le due persone non solo hanno sentito la protesi proprio come se fosse la loro ‘vecchia’ mano, ma hanno percepito anche il loro braccio per intero, e non ristretto come accade di solito a chi viene amputata mano”. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare il mondo delle protesi robotiche e dare inizio a un nuovo tipo di realtà virtuale capace di fondersi con le stimolazioni nervose e di creare, così nuovi universi virtuali assolutamente tangibili.
La sperimentazione sembra quindi aprire una serie di porte di fronte a un mondo hi tech che si prepara a cambiare radicalmente in direzioni inaspettate.
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