Che l’industria si stia preparando a un futuro senza console?
O magari a servizi disponibili sulle varie piattaforme, che permettano agli utenti Nintendo di giocare in streaming i prodotti Sony e Microsft e viceversa?
Chi sa, fatto sta che, dopo anni di frecciatine e di quella che è stata una vera e propria guerra del marketing, Shawn Layden di Sony sembra pronto a seppellire l’ascia di guerra.
Il presidente della compagnia, ha infatti parlato bene delle sue rivali, elogiandole e citando alcuni momenti delle varie conferenze.
In particolare, Layden ha raccontato:
“Reggie, Phil e io abbiamo tutti un sacco di tempo per queste attività di sensibilizzazione. E lavoriamo molto bene insieme. Spero che vengano superate le conversazioni sulle piattaforme concorrenti, quale console abbia vinto la festa o quale piattaforma abbia conquistato l’E3, limitandoci a osservare ciò che porteremo nel settore dei videogiochi dalle nostre differenti prospettive”, spiega.
Aprendo di fatto la porta agli avversari, cercando quindi di innovare l’industria, più che sfidarsi a colpi di vendite.
“Penso che Nintendo stia facendo cose meravigliose con Switch. Ha offuscato la linea tra gioco casalingo e portatile. Ma credo anche che Xbox abbia davvero gareggiato con noi per spingere la tecnologia e la qualità. Quello che hanno fatto di recente con l’introduzione dell’Adaptive Controller, per aumentare l’accessibilità nei giochi, è una meravigliosa innovazione”, continua.
“Spero di vedere più supporto da parte dell’industria in questa direzione. Abbiamo lavorato molto sui problemi di accessibilità, in particolare con Naughty Dog, dando ai giocatori una varietà di modifiche delle impostazioni presenti nei loro titoli, a seconda delle abilità specifiche di ciascun giocatore. Come industria guardiamo tutti avanti. E io per primo smetterò di utilizzare frasi come piattaforma competitiva, perché penso che stiamo tutti sostenendo e conducendo una rivoluzione nel settore del gaming”.
Parole importanti che sembrano preparare l’industria all’inevitabile cambiamento.
I videogiochi intrappolati dentro una console di riferimento, iniziano infatti a sembrare qualcosa di stantio, un retaggio del passato.
E chi sa che la nuova generazione non giochi su una monetizzazione massiccia, offrendo magari le proprie esclusive come servizio anche alla piattaforme concorrenti.
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