Novità per la modalità incognito di Google Chrome.

La celebre modalità invisibile infatti, ha più di una falla e molto spesso, la presunta privacy che crediamo di avere, è praticamente nulla.

La cronologia non viene registrata e alcuni dati non vengono inviati.

Buona parte delle informazioni che lasciamo però in rete, rimangono anche in incognito, cosa che non accade con altri browser più sicuri e attenti alla privacy.

Inoltre alcuni siti come il Boston Globe o MIT Technology Review hanno intrapreso delle azioni di blocco per chiunque visiti le pagine in incognito.

Una mossa che mette in difficoltà il browser più famoso del mondo.

Per risolvere questo problema, Chrome creerà nelle prossime versione un file temporaneo, che fa credere ai siti web che l’utente stia navigando in chiaro.

I siti riusciranno così ad accedere ai file senza capire che versione di Chrome sia in utilizzo.

Il file sarà poi eliminabile una volta chiusa la navigazione.

Ma le novità non finiscono qua.

Google avrebbe infatti promesso maggiore privacy per la sua modalità incognito. Cosa che rimane però da verificare dal momento che il sistema di navigazione sta perdendo ogni giorno che passa la sua valenza e lascia tracce da tutte le parti, andando addirittura a influenzare motori di ricerca e suggerimenti.

La lotta alla navigazione in incognito è il nuovo fronte del web che, dopo i siti che rivelano adblocker, sembra voler massimizzare i profitti con i dati degli utenti.

Una situazione che non porterà niente di buono e che dimostra un sistema in equilibrio precario, tra l’incudine e il martello dell’eterna lotta tra utenti e fornitori di servizi.

I primi che cercano di evitare sponsor e adds, i secondi che inventano via sempre nuove per farli apparire e per acquisire preziosi dati.

Sono proprio i dati la valuta del futuro, un valore che non ha eguali nell’attuale universo web.