Nel 2017 non è insolito vedere un bambino con un telefono cellulare o un tablet, ma può essere tempo per i bambini fare un detox digitale.
Un recente studio ha rivelato che i bambini stanno perdendo il contatto con abilità di vita importanti a causa di un uso eccessivo di dispositivi digitali.
Più della metà dei bambini di età compresa tra i due e dieci si sentono più sicuri usando un tablet che imparando a nuotare, dire l’ora e farsi i lacci delle scarpe. E anche il sito Animatic parla di questa allarmante tendenza.
Secondo una nuova ricerca che ha esaminato 2.000 genitori britannici di bambini di età compresa tra i 2 e i 16 anni, il bambino medio inglese ha maggiori probabilità di usare con sicurezza il cellulare prima di poter leggere o guidare una bicicletta.
In un’epoca in cui i tablet, gli smartphone e i computer portatili sono parte integrante della nostra vita quotidiana e aiutano l’apprendimento e lo sviluppo continuo dei nostri figli, la ricerca rivela che i nostri figli sono in realtà dei tecnici sempre più bravi, ma senza le competenze-chiave di vita.
Un bambino trascorre quasi otto ore al giorno sulla tecnologia e le diete digitali dei nostri figli stanno alimentando ulteriormente il dibattito nell’aumento dell’obesità infantile.
Sfortunatamente, la maggioranza dei genitori ha identificato “il gioco online” come funzione principale delle abitudini digitali del loro bambino con la confessione ancora più scioccante che più della metà dei genitori intervistati non controlla mai effettivamente l’attività online del loro bambino.
Durante lo studio, effettuato a nome di Lenstore, si è scoperto che uno su tre bambini di età compresa tra due e quattro anni ha un tablet e trascorre in media più di cinque ore al giorno utilizzando dispositivi digitali.
Il dottor Rob Hogan, un oculista registrato e membro del Consiglio Ottico Generale (GOC), spiega che «all’età di due anni, anche se la vista di un bambino è in realtà sviluppata abbastanza per utilizzare i dispositivi, le sessioni devono essere brevi e supervisionate per evitare ripercurssioni lungo termine».
Inoltre afferma l’importanza di «limitare l’accesso poco prima l’ora di andare a letto, poiché la ricerca ha scoperto che la luce azzurra emessa da questi dispositivi può interferire con i cicli normali del sonno e può essere dannosa per la vista, causando potenzialmente un deterioramento nel tempo delle facoltà visive».
Lascia un commento