Coinbase arriva definitivamente a Wall Street dopo un lungo percorso di approvazioni che l’ha portata ad essere quotata per la cifra record di 100 miliardi.
La piattaforma di scambio, ha aperto a 381 dollari per azione portando per la prima volta un colosso degli exchange cripto nel mercato azionario ufficiale.
Una quotazione particolare, fatta per direct listing, che ha reso all’instante il fondatore di Coinbase, il 38enne Brian Armstrong, multimiliardario. La sua quota ha infatti un valore di 20 miliardi di dollari.
Grandi risultati anche per gli investitori che sono riusciti a vendere durante il picco dei 600 dollari per azione.
Le criptovalute ottengono così sempre più legittimazione, tanto da ipotizzare una crescita esponenziale di un mercato che ha già segnato cifre da record.
Nonostante le tante critiche, le criptovalute sono diventate un mercato azionario a se stante, basato su progetti solidi e piattaforme che collaborano con alcune delle realtà più importanti del mondo dell’innovazione.
Guidate dal Bitcoin, diventato ormai l’oro cripto, il mercato delle DeFi potrebbe essere protagonista dei prossimi anni e, le percentuali folli raggiunge negli ultimi mesi, solo l’inizio di quello che potrebbe diventare il vero utilizzo della blockchain.
Mentre la finanza classica trema, denigrando il Bicoin e mostrandone i pericoli, reali, come la grande volatilitò; che piaccia o meno sembra che questo nuovo mondo di investimenti sia destinato a durare nel tempo, se non a conquistare il mercato dando meno spazio, soprattutto per i piccoli investitori ai grandi numeri del mercato azionario.
Le criptovalute potrebbero portare a una reale decentralizzazione degli investimenti, allontanando i piccoli investitori dai mercati azionari e avvicinandoli a un mondo complesso ma ricco di progetti solidi e con un futuro che sembra davvero radioso.
La finanza sta cambiando e con la quotazione in borsa di Coinbase potremmo essere solo all’inizio di una grande rivoluzione del mercato azionario.
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