Il confine tra fantascienza e realtà si fa ogni giorno più sottile, ed ecco che presso l’Università della California è stato creato un innovativo gel in grado di rigenerare neuroni e vasi sanguigni all’interno di un cervello danneggiato, permettendo così nuove connessione e andando a colmare possibili danni permanenti.
“Questo studio – spiegano gli autori della sperimentazione – indica che nuovo tessuto cerebrale può essere rigenerato in quella che prima era solo una cicatrice inattiva del cervello“.
L’idea è quella di rigenerare le parti di cervello colpite da ictus, andando a fornire attraverso il gel, una sorta di struttura sopra la quale vasi sanguigni e collegamenti neuronali possono svilupparsi.
Il gel è stato sperimentato su topi colpiti da ictus e ha visto risultati già dopo 16 settimane. Un risultato senza precedenti. I topi trattati con questo gel, hanno mostrato anche un notevole miglioramento nelle capacità motorie anche se non è stato spiegato a cosa si deva questo particolare effetto.
Può essere che le nuove fibre nervose siano davvero funzionanti – ipotizza uno dei partecipanti al progetto – oppure che il nuovo tessuto migliori in qualche modo le performance del tessuto sano circostante”.
Altro elemento notevole è il fatto che, una volta concluso il suo lavoro, il gel si è riassorbito, senza lasciare alcuna traccia all’interno del cervello.
Una nuova tecnologia quindi che potrebbe presto passare alla sperimentazione umana con risultati davvero incredibili. I danni celebrali, sono stati fino ad adesso un problema praticamente insormontabile, le nuove tecnologie e i progressi sempre più rapidi della scienza, potrebbero portarci a trattare il cervello come un qualsiasi organo, ottenendo inoltre la possibilità di rigenerare parti danneggiate.
Lo sviluppo di doti motorie migliorate, apre anche lo spazio a speculazioni più complesse, come la possibilità di andare a migliorare e rendere più potente un cervello sano, in questo caso però ci muoviamo su un territorio ignoto che necessiterà uno studio dedicato.
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