Quella dell’intelligenza artificiale è la vera grande rivoluzione degli ultimi anni.

Le IA, entrano sempre di più a far parte della nostra vita quotidiana, andando ad influenzare gli elementi più svariati della vita di tutti i giorni, ma anche la politica, l’informazione e la scienza.

Riconoscimento facciale e profiling sono tra le tematiche più discusse quando si parla della sempre più massiccia presenza delle IA.

I sistemi di intelligenza artificiale vengono infatti considerati ad alto rischio.

L’Unione Europea chiede quindi che queste tecnologia siano per prima cosa trasparenti, tracciabili, e garantiscano il controllo umano, specialmente in settori come quello della salute, della polizia e dei trasporti.

Negli ultimi mesi si era parlato a lungo di privacy e riconoscimento facciale, con uno stop delle tecnologie da parte dell’UE.

Le nuove tecnologie infatti, portano sempre di più verso un sistema costantemente controllato dove starà solo a chi fa le leggi decidere fino a che punto ci si possa spingere, e quando avvengano violazioni di privacy o addirittura dei diritti umani.

Il riconoscimento facciale è uno dei sistemi che viene discusso di più proprio per le sue caratteristiche molto invasive:

“il suo uso è generalmente proibito” e viene ammesso “solo in casi eccezionali, debitamente giustificati e proporzionati, soggetti a garanzie e basati sul Diritto dell’Unione o nazionale”.

Sono queste le parole dellaCommissione Ue, scritte nel ‘White Paper’ sull’intelligenza artificiale.

La discussione sulle IA e sulle nuove tecnologie, si farà sempre più serrata con il passare degli anni, mentre assistiamo al realizzarsi di molte delle intuizione della fantascienza.

Nel frattempo tecnologie come deep fake e sintetizzatori vocali, creano nuove preoccupazioni all’interno di un mercato sempre più complesso e difficile da gestire.

Staremo a vedere in che modo l’Unione Europea gestirà questa situazione e che posizione prenderanno altri paesi nel mondo.