Il concetto di metaverso è una sorta di rebranding dei mondi virtuali, con l’aggiunta della VR tecnologia ancora poco digerita dagli utenti ma che potrebbe crescere proprio nei prossimi anni.

Mentre Meta, il nuovo nome di Facebook continua ad assumere sviluppatori e manager che si possano occupare di questo settore, considerato il futuro del mondo tech, Sony sembra puntare a tecnologie che potrebbero cambiare il modo in cui interagiamo con le realtà virtuali.

In un brevetto emerso di recente online, troviamo infatti uno scanner capace di trasformare oggetti reali in oggetti virtuali,  dando la possibilità di trasferire elementi della realtà direttamente nei metaversi.

Questa tecnologia permetterebbe di scannerizzare qualsiasi cosa e riprodurla nel mondo virutale, nel quale interagiremo con la VR. Il brevetto è stato depositato il 23 giugno 2021, oggi risulta approvato e confermato.

Sony è a lavoro su diversi progetti VR, che potrebbero esulare dai videogiochi più classici. La compagnia del resto ha già tentato di rendere la VR più accessibile attraverso PS VR.

Questo particolare dispositivo potrebbe essere un passo in avanti per una realtà che tantissime aziende stanno cercando di comprendere e sviluppare prima delle altre.

Del resto videogiochi e mondi virtuali esistono già da tempo, chiamarli metaversi non li rende nuovi.

Ciò che è da capire è in che modo l’industria tenterà di dar vita a queste realtà e quando la nostra vità sarà interconnessa con i metaversi.

Le visioni più inquietanti, sono di una specie di Matrix che potrebbe diventare un terreno di vita quotidiana per milioni di persone riducendo ancora di più la vita reale e i rapporti umani, già parzialmente digitalizzati.

Del resto, gli investimenti in corso non puntano di sicuro a progetti limitati, ma sembrano voler portare l’intero comparto del web 3.0 in realtà virtuali accessibili e ricche di interazione, proprio come accadeva nei film di fantascienza e nel cyberpunk.