C’è un meme popolare e ampiamente usato che è stato creato un paio di anni fa, che rappresenta una delle tante questioni che si sono presentate all’interno della nostra generazione. Dice: “Benvenuti nel 2015, dove tutti sono offesi da tutto.” Anche se può essere divertente, per qualcuno lo è un po’ meno, ma soprattutto ci si chiede come sia iniziato tutto ciò. La nostra sensibilità di recente costituzione è derivata dai commenti sgradevoli corroborati dalla capacità di essere anonimi, o è aumentata con la nostra capacità di esprimere le nostre opinioni più ampiamente e facilmente?

Quello che dovrebbe essere solo una critica costruttiva su Internet, si è invece trasformato nel comportamento della maggior parte delle persone che critica gli altri che non sa, fraintendendo il testo, o persone che bullizzano gli altri per aver opinioni differenti, com’è naturale che sia. Le persone sembrano aver dimenticato ciò che dobbiamo tenere per noi stessi e l’impatto che determinati commenti possono avere.

YouTube potrebbe essere una delle prime fonti da cui sono arrivati i commenti odiosi e potrebbe anche essere uno dei luoghi in cui tale malsana abitudine ha avuto inizio. Facebook però ultimamente ha iniziato a superare Youtube in quanto a commenti inadeguati.

Che le persone facciano cyberbullying o offrano critiche costruttive sulle pagine politiche di Facebook, ci sono molte più polemiche e litigi online e la generazione più giovane è diventata soggetta a essere obiettivi o cause di tali interazioni. Tutto diventa dibattito: dalle elezioni americane dello scorso anno alla spiaggia fascista, passando per le trasmissioni sessiste in TV, la Blue Whale Challenge, il campionato e il caso Donnarumma.

Forse la combinazione del nostro uso non corretto dei social media, delle frasi erroneamente pronunciate in buona fede e dell’incapacità di comprendere le battute, accoppiate con la troppa tendenza a sfruttare Internet, in particolare l’invio anonimo, è la causa di tutto ciò. Ci aspettiamo che la gente prenda tutto troppo sul serio, mentre le persone non sono così serie come vogliono essere.

Lo Sfoglio parlava qualche settimana fa di un algoritmo che censurerebbe i commenti offensivi, ma il progetto sembra ancora in alto mare.

Come ci cambierà in futuro tutto ciò, essendo noi esposti ad una negatività mai riscontrata prima? Sarà questo a stimolare la fiducia delle persone a stare in piedi per ciò che credono, o creerà più tensione e persone eccessivamente convinte che mai?