Tra le novità della manovra spicca quella del domicilio digitale.

Presto infatti riceveremo le notifiche delle P.A. (atti amministrativi come le multe e comunicazioni dell’agenzia delle entrate) direttamente su una mail certificata (a patto che la proposta venga approvata).

Il progetto sarebbe quello di realizzare un domicilio digitale, un ennesimo passo verso quell’identità digitale che molti temono come fine della libertà sulla rete.

Per il momento comunque si para solo di una comodità, una sorta di PEC, che permetta di gestire meglio comunicazioni, multe e altri elementi della P.A. direttamente via mail con un notevole risparmio cartaceo, oltre a una semplificazione delle procedure.

Pisano vorrebbe addirittura identità digitale, a tutti entro 2022.

L’identità digitale non piace però a molti, specialmente se dovesse essere applicata a navigazione e social.

La carta di identità elettronica potrebbe comunque essere un futuro prossimo, anche qua da noi.

Per il momento gli utilizzi dovrebbero essere legati a burocrazia e gestione.

Non si esclude però che, presto o tardi questa venga implementata anche per altri utilizzi.

Le preoccupazioni sono invece legate all’infrastruttura.

Come è noto, i siti legati a amministrazioni e stato sono spesso datati, programmati male e ricchi di problematiche, a partire dal famoso Spid.

La creazione di piattaforme di scarso livello potrebbe trasformare una innovazione comoda in un disastro, come spesso accade per siti legati a concorsi, elementi regionali e così via.

Nell’esperienza di tutti infatti ci sono le infinite problematiche dei siti web realizzati dalle pubbliche amministrazioni.

L’identità digitale potrebbe quindi rendere una cosa semplice ancora più complicata, portandoci a rimpiangere la burocrazia del cartaceo.

Non ci resta che attendere maggiori informazioni sul progetto.

Di sicuro però l’obiettivo è proprio quello di creare strumenti per il cittadino che rendano più semplice notificare le comunicazioni più classiche e interagire con le amministrazioni locali.

Staremo a vedere.