Google Sparrow è la risposta di Google a chatGPT.

Il white paper dell’AI è disponibile dal 2020 ma potrebbe uscire solo nei prossimi mesi.

Si tratta della risposta AI di Google ad OpenAI, che potrebbe vedere la prima AI completamente connessa a internet e alla potenza del motore di ricerca più noto.

Sparrow, avrà peculiarità che lo distingueranno dal suo competitor diretto. Secondo quanto riportato sarà superiore a ChatGPT perché, a parità di domande, sarà in grado di produrre risposte più precise.

Questo, grazie all’apprendimento per rinforzo, che permette a Sparrow di imparare dai propri errori. Inoltre, essendo connesso a Google, Sparrow riceve aggiornamenti più frequenti rispetto a ChatGPT, che ha aggiornato il suo database nel 2020 ma non è connesso al web.

Non è ancora chiaro se e quando Sparrow verrà integrato in Google o in altri servizi. Google ha inviato un chiaro messaggio ai suoi concorrenti: il futuro sarà deciso dall’AI e Google non resterà indietro.

La sfida rimane molto calda, anche se le AI non possono sostituire del tutto Google. Gli utenti cercano infatti articoli, opinioni e spesso testi più complessi di una semplice risposta generata dall’AI.

Di sicuro però, la ricerca di alcuni materiali diventa molto più semplice utilizzando l’intelligenza artificiale, questa potrebbe anche includere nei suoi risultati foto ed estratti da blog e siti web, integrandosi così in modo perfetto nel mondo dei contenuti.

Resta da capire come Google gestirà i contenuti. Una volta liberata nella rete infatti, l’AI prenderà informazioni in ogni luogo con conseguenze difficilmente calcolabili.

Di sicuro siamo sull’orlo di un grande cambiamento, una rivoluzione che potrebbe dar vita a siti interattivi e a un modo diverso di fare SEO e di gestire la stessa economia web.

La sfida è tra le AI, da capire sarà in che modo potranno integrare le informazioni e i contenuti creati dagli umani.